GLI ADOLESCENTI :
Fastidio e disinteresse: il rifiuto della politica della generazione elettronica
sintesi di alcune schede
La disaffezione dalla politica
Il 70,8% degli adolescenti italiani è poco (33,2%) o per niente (37,6%) interessato alla politica. Poco più di due adolescenti su dieci (il 20,6%) si dicono, diversamente, "abbastanza interessati", mentre appena il 7,6% afferma di esserlo molto. Negativi anche i dati relativi alla comprensione che i giovani hanno della situazione politica del nostro Paese: il 53,7%, ammette di capirla poco o per niente: in particolare, il 38,3% degli adolescenti afferma di comprendere poco il quadro politico italiano mentre il 15,4% per niente. Per la maggioranza dei ragazzi, dunque, la politica appare qualcosa di lontano, oscuro e poco comprensibile. Il problema riguarda, però, non solo i contenuti ma anche la comunicazione: più di 2/3 dei giovani pensa infatti che i politici siano poco (45%) o per nulla (24%) chiari quando parlano. Il senso di sfiducia nei confronti della classe politica italiana viene espresso in maniera netta dai giovani: il 71,3% degli adolescenti nutre poca (41,7%) o per niente (29,6%) fiducia; il 20,8%, ovvero poco più di 1/5 del campione, ripone al contrario molta (2,3%) o abbastanza (18,5%) fiducia. Non stupisce quindi che i politici siano coloro che suscitano più fastidio nei ragazzi durante i notiziari televisivi (24%), tanto da risultare persino più sgraditi delle immagini del dolore, della guerra e della violenza sui bambini. I ragazzi avvertono anche la necessità di "svecchiare" la classe politica: il 64,5% degli adolescenti si dice infatti molto (32%) o abbastanza (32,5%) d'accordo con l'opinione secondo cui dovrebbero esserci più giovani a fare politica.
Tv e adolescenti
La grandissima parte degli adolescenti guarda la televisione tutti i giorni: il 56,4% segue i programmi televisivi da una a 3 ore al giorno, il 17,6% per meno di un'ora, il 13,1% da 4 a 5 ore, il 5,6% per più di 5 ore; soltanto il 5,4% non guarda la Tv tutti i giorni. Nell'83,9% si tratta di una fruizione libera, senza alcun controllo da parte degli adulti. La Tv viene fruita soprattutto "per passare il tempo" (46,4%). Il 22,6% degli adolescenti afferma, invece, di seguire la Tv perchè è divertente; il 13,3% è spinto soprattutto dal desiderio di essere informato e conoscere cose nuove; l'8,4% sostiene che la Tv gli fa compagnia. Solo una minoranza (4,1%) guarda i programmi per poi discuterne con i propri amici, quasi nessuno (0,5%) lo fa perchè lo fanno già i propri familiari.
La scelta dei programmi televisivi
I più gettonati sono i film (95,4%) e i telefilm (74,9%),seguono i telegiornali ed i programmi di informazione (70,6%), i programmi comici e di satira (70,2%), i cartoni animati (64,1%), i programmi musicali ed i varietà (63,4%). La metà dei ragazzi (50,9%) segue in Tv i reality show.
Diffusione e utilizzo del pc
Il 93,3% degli adolescenti italiani utilizza il computer. Il dato è cresciuto rispetto a quello registrato nell'indagine del 2005 (89,4%). Rimane un 4,9% relegato nell'analfabetismo informatico. I pc sono ormai entrati largamente nelle case italiane come oggetti indispensabili e di uso comune: il 95,9% degli adolescenti afferma che nella propria casa c'è un pc.
Giovani navigatori
Il 66,6% dei ragazzi si collega ad Internet da casa propria ed il 9% da quella dei propri amici. Solo il 3,7% naviga da scuola, ancor meno da casa di parenti/conoscenti (3,6%) o dagli Internet point (1,8%). Tuttavia vi è un 13,7% degli adolescenti che afferma di non collegarsi mai ad Internet. Il 68,6% utilizza Internet senza controlli da parte di adulti o genitori. Sul Web si cercano soprattutto informazioni (88,6%) e materiale per lo studio (81,2%). Estremamente diffuso inoltre il download dal Web di musica, film, giochi o video (73,8%). Si comunica in Rete soprattutto con la posta elettronica (52,6%), ma sono numerosi anche i frequentatori delle chat (48,9%). Meno frequenti la ricerca su Internet di materiale proibito (18,9%), la partecipazione ai giochi di ruolo (17,1%) e la partecipazione ai forum (16,3%). Internet viene poi usato dai ragazzi per leggere blog (28,1%) e per giocare con i videogiochi on line (44,2%). Un aspetto interessante è quello relativo alla diffusione fra i giovani dell'e-commerce: il 24,5% di essi afferma di utilizzare Internet per fare acquisti on line.
La cyber-comitiva
Circa un terzo dei ragazzi ha instaurato nuovi rapporti di amicizia tramite Internet (34,2%). La chat, che consente di fare nuove amicizie attraverso un dialogo generalmente libero da freni e inibizioni, detiene il primato tra le modalità di socializzazione tramite Internet. Indubbiamente, i ragazzi che chattano da casa subiscono il fascino di un mezzo di comunicazione che consente loro di soddisfare l'innata curiosità e di aprirsi all'esterno, ma si corre il rischio che le amicizie virtuali si sostituiscano a quelle reali, poichè tali rapporti sono più semplici da gestire, al riparo dai conflitti e dai confronti. Indicata dal 74,8% degli adolescenti come strumento privilegiato per fare amicizia su Internet, la chat è seguita a grande distanza dalla posta elettronica (6,9%), dai giochi di ruolo (3,1%), dai forum (2,3%), dai blog (1,8%) e dalle newsletter (1,3%).
Alla ricerca d'identità
Il 61,4% dei ragazzi afferma di aver simulato in Internet personalità diverse da quelle reali. Ha attuato questo comportamento qualche volta il 44,7% di essi, spesso il 10,3% e sempre il 6,4%.
Continuamente connessi
Solo l'1,3% dei giovani italiani non possiede un telefonino tutto suo. Il 40,6% possiede un tipo normale, il 24,4% un video-telefonino, il 20,6% un telefonino Umts. Il 10,5% degli adolescenti possiede più di un tipo di telefonino. Lo si usa per scambiarsi sms (96,6%), fare telefonate con gli amici (96,1%) e con i genitori (94,1%). Estremamente diffusa è anche l'abitudine di mandare e ricevere squilli col cellulare (88,8%), ma anche quella, più recente, di fare fotografie e filmati (82,6%). Il 71,3% dei possessori di cellulari invia e riceve mms, oltre la metà (57,2%) li utilizza anche per giocare. Il 20,6% dei ragazzi scarica suonerie e loghi col telefonino. Le nuove applicazioni dei cellulari come vedere programmi televisivi e film (9,5%) e navigare in Rete (12,4%), hanno una diffusione ancora scarsa. ).
Grado di soddisfazione
La maggioranza dei ragazzi italiani si dichiara soddisfatta di quello che ha, sia da un punto di vista materiale che affettivo; il 49,4% afferma di avere tutto ciò di cui ha bisogno, mentre il 25% ritiene di poter disporre di più del necessario. Sul fronte delle rinunce, circa un ragazzo su cinque afferma di avere quasi tutto ciò di cui ha bisogno e solo l'1,9% può contare su meno di quanto avrebbe bisogno. I giovani individuano la fonte primaria della propria felicità nell'essere amati (30%), mentre il sentimento corrispettivo (l'amare) registra appena il'11,4% dei consensi.
L'opinione sulle raccomandazioni
L'affermazione che "la raccomandazione penalizzi i più meritevoli e volenterosi" è molto condivisa dal 35,6% dei ragazzi e abbastanza dal 30%, mentre il 12,4% esprime un completo disaccordo. D'altro canto, la raccomandazione viene considerata solo un'occasione di inserimento nel mercato del lavoro, una chance in più per dimostrare il proprio valore, complessivamente dal 65,4% degli adolescenti. Avere conoscenze ed appoggi viene considerato indispensabile per farsi avanti nel mondo del lavoro dal 22,2% dei giovani ed abbastanza importante per il 36,6%. Si dichiarano poco d'accordo invece il 23,9% dei ragazzi e per niente d'accordo il 12,7%.
I giudizi sulle tematiche legate ai valori della vita
Il 59,8% dei giovani si dichiara favorevole al divorzio contro il 38,2% che la pensa diversamente. La fecondazione artificiale spacca a metà il campione, con un 47% di favorevoli ed un 46,1% di contrari. Il tema dell'eutanasia non sembra molto chiaro ai giovani italiani (il 19,1% ha risposto, infatti, di non conoscerne il significato); tra coloro che esprimono un parere, il 43,6% si dichiara favorevole ed il 34,1% contrario. Sull'aborto la percentuale di favorevoli è leggermente inferiore a quella dei contrari (il 42,2% contro il 52,7%), ma, probabilmente, questa domanda si sarebbe dovuta porre considerando il contesto e i casi specifici. La pena di morte viene approvata da quasi 1/4 dei giovani (24%), contro il 73% di chi invece è contrario.
Quanto peso e valore attribuiscono gli adolescenti all'aspetto estetico?
Ai fattori estetici e, più in generale, all'apparire viene attribuita grande rilevanza. Il 67,1% dei ragazzi è dell'idea che essere abbronzati d'estate sia molto o abbastanza importante. La percentuale di quanti considerano l'abbronzatura "molto importante" è decisamente elevata, pari al 33%. Il 7,4% degli adolescenti ammetta di avere un tatuaggio (4,7%) o più di uno (2,7%). Ha fatto invece ricorso al piercing il 23,1% dei giovani. Tra quanti hanno almeno un piercing, la stragrande maggioranza, quasi l'80%, ne ha uno sull'orecchio. Oltre al classico buco sul padiglione auricolare trova notevole diffusione tra gli adolescenti anche il piercing sul naso (20,4%) e sulla pancia (14,9%). Piuttosto considerevole anche la quota di quanti hanno scelto zone meno usuali, come il sopracciglio (7%), il labbro (il 6,4%) o lingua (4,3%). Il 33,7% degli adolescenti ritiene che il piercing sia una moda, il 14,3% un rischio per la salute, il 7,2% pensa sia brutto esteticamente. E' una forma di trasgressione per il 13%, mentre rappresenta per il 23,1% dei giovani un mezzo, uno strumento, utilizzato ora per distinguersi dagli altri (7,2%), ora per rendersi più belli (10,6%) o trattenere un ricordo (5,3%). Considerando l'universo di riferimento è significativa la percentuale di quanti hanno fatto ricorso alla chirurgia estetica: il 2,4%. La stragrande maggioranza dei giovani , tuttavia, il 66,7%, ha ritenuto opportuno non rispondere. Contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto aspettare, la percentuale di adolescenti che afferma di aver fatto ricorso alla chirurgia estetica è più elevata tra i maschi: il 2,7% dei ragazzi intervistati si è rivolto almeno una volta al chirurgo estetico, contro l'1,8% delle intervistate. Si è ricorsi alla chirurgia per eliminare un difetto evidente (8%) o diventare più attraenti (8%), ma anche in seguito ad un incidente (6,7%), o su consiglio di amici (1,3%) o dei genitori (8%).
Sicuri di se stessi
Poche le circostanze che mettono in imbarazzo i giovani, come prendere l'iniziativa con una persona che piace (molto o abbastanza imbarazzo nel 57,3% dei casi) o fare un discorso in pubblico (58,9%). Si sentono molto o abbastanza imbarazzati quando sono al centro dell'attenzione il 44,9% dei ragazzi, quando devono fare amicizia con una persona nuova il 20,3%. Mostrarsi in costume da bagno è imbarazzante solo per il 18,9%.