Mi affrettai ad aprirla convinto di trovarci uno di quei soliti pupazzi di peluche parlanti. Ma quando sollevai il coperchio vidi con grande sorpresa una nuvoletta bianca e nera che si muoveva. Rimasi bloccato con il coperchio in mano a guardare cosa fosse esattamente, fino a quando vidi una zampetta bianca appoggiarsi sul bordo della scatola, poi un'altra zampetta ed infine un musetto bianco e nero con lunghe vibrisse....ecco cos'era, un gatto, non una nuvoletta!
Che felicità finalmente avevo un nuovo amico a quattro zampe, per me era come un fratellino, decisi immediatamente che sarei stato sempre con lui, gli avrei dato da mangiare e da bere, e lo avrei coccolato molto. Ma, mentre riflettevo sulla mia felicità improvvisamente mamma gridò. Mi girai per capire cos'era successo e scoppiai a ridere quando vidi che Ugo aveva dato il suo benvenuto esibendosi in una lunga pipì accoccolandosi rovinosamente sulle gambe della mamma. Era ancora molto piccolo e molto magro, il carattere molto vispo e pasticcione, e aveva delle piccole macchiette nere.
|