Rossana Costantino
IL CUCCIOLO MOLTO SPECIALE
Un giorno d'estate, una bambina di nome Ia, molto timida e solitaria, se ne stava tranquilla e beata affacciata alla finestra di casa sua a guardare la gente che passava. Mentre osservava il mondo da dietro il vetro della sua finestra, vide il proprietario del negozio di animali che appendeva sulla vetrina del suo negozio un cartello . Incuriosita, Ia uscì di casa per andare a vedere cosa ci fosse scritto su quel cartello. Fu molto sorpresa di leggere che il proprietario del negozio voleva vendere ben dieci cuccioli di razza diversa. La timida bambina, chiese al negoziante quale fosse il prezzo di quei meravigliosi cuccioli. Il negoziante rispose che il prezzo di ciascuno dei cuccioli era molto alto, ed Ia mise la mano in tasca e tirò fuori alcuni spiccioli.
Si rese subito conto che si trovava in tutto una manciata di monetine, ed alzò le spalle rassegnata. Ia rimase tranquilla e serena affacciata alla finestra di casa a guardare il negozio di animali, ed osservava con tenerezza quei piccoli cagnolini. Il negoziante sorrideva alla bambina, perché sapeva bene quanto quella ragazzina timida desiderasse un compagno di giochi. In pochissimo tempo il negoziante riuscì a vendere tutti i cuccioli, ma nella cuccia rimaneva sempre tutta sola una bella cagnolina dal pelo bianco e marrone che nessuno aveva voluto acquistare. La cucciolina era rimasta l'unica ad essere invenduta. Subito Ia notò che la cucciola era rimasta sola in quella vetrina, e si chiese: che cosa avesse che non andava quella tenerissima cagnolina. Il negoziante chiamò la bambina che era ancora affacciata alla finestra. Ia corse dal negoziante, e questo le sussurrò all'orecchio che secondo lui la cucciolina e la bimba timida avevano molte cose in comune tra di loro. Ia, ascoltando queste parole, si incuriosì tantissimo, e prese quel tenero tesserino tra le braccia. Il negoziante li guardò intenerito, e disse alla bambina che voleva fargli un regalo. Ia, quasi incredula, guardò diritto negli occhi il negoziante perchè non riusciva a credere alle sue orecchie.
Quel cagnolino valeva tanto quanto gli altri cuccioli, ma il negoziante aveva capito che quelle timide creaturine erano fatte per stare insieme, e così rinunciò al suo guadagno per far felice Ia. Il negoziante il giorno dopo, quando aprì la serranda del negozio si girò verso la finestra dove il bimbo era solito affacciarsi, e meravigliato vide due piccole sagome: la ragazzina se ne stava dietro il vetro a guardare la gente come sempre aveva fatto, ma stavolta a fargli compagnia c'era la cagnolina, che se ne stava tranquilla in braccio alla sua nuova amica. A questo punto Ia vide che il negoziante li stava osservando, e lo salutò con muovendo la zampina della sua cucciola. Sia la cuccioletta che la bambina erano timide e tranquille, ed entrambe avevano avuto bisogno di qualcuno che capisse e rispettasse la loro natura. Spesso occorre essere sensibili come il generoso negoziante per comprendere che ogni creatura è dotata di una propria indole e che come tale va rispettata ed apprezzata. Ogni essere vivente ama la compagnia di chi ha qualcosa in comune con lui, perché non esistono esseri inferiori e superiori, più importanti e meno importanti, giusti e sbagliati, ma solo creature diverse tra di loro per mille ragioni, che per le loro caratteristiche si rendono uniche al mondo.