Il topino pessimista si mise a dormire aspettando che gli altri due trovassero una soluzione. Il secondo topino era un intellettuale, con una grande preparazione sulla geometria che aveva imparato rosicchiando le pagine di un libro. Eseguì rapidamente tutti i calcoli che riguardavano l'altezza della scatola, la spinta occorrente, la forza di gravità terrestre, l'accelerazione, ma ben presto perse il conto, e confuso si mise in un angolino a ripetere i suoi calcoli parabolici. Il terzo topino era un atleta, e non potendo arrampicarsi su quella superficie così liscia provò a spiccare un salto in groppa agli altri suoi compagni. Trovò la spinta giusta e spiccò il salto con gran vigore. Con estrema agilità si ritrovò fuori dalla scatola, ma non sapeva come liberare gli altri topini. Il quarto topino era un furbacchione, e non smise un attimo di pensare e darsi da fare con tutte le sue forze. Così suggerì al topino che era fuori di trovare una corda. Nello scantinato c'erano tante cianfrusaglie, e tra queste c'era un pezzo di spago che faceva proprio al caso loro. In un attimo il topino atletico lanciò la cordicella nella scatola e tirò fuori il primo, il secondo ed il terzo topolino. La lezione era servita a dimostrare ai quattro piccoli amici che l'unione fa la forza, e che disperarsi non serve a nulla.
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