Gabriele C. - Ancona
FIGLI
Schiamazzi dai toni più acuti,
le risa per cose da niente,
i pianti per palloni perduti,
le soste di mille merende.
Le corse su prati fioriti,
il sudore che riga la fronte,
calze rotte, ginocchi feriti,
i sassi tirati alle onde.
Le braccia avvinghiate sul collo,
le gambe intrecciate alla vita,
un piacevole, caldo fardello
che ti dona una gioia infinita.