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![]() | Marco Torracchi - Prato LA ZANZARA |
![]() | La zanzara di cui parlerò nacque in una splendida giornata di primavera, ricca di sole e di azzurro cielo, colma dei fiori che coloravano il parco pubblico solleticati da un venticello delicato. Le persone sorridevano e scherzavano mentre i bambini si divertivano sull'altalena. Furono queste le cose che la zanzara vide la prima volta che aprì gli occhi sul mondo, ovvio che le piacque molto. Ma ciò che non sapeva era l'effetto di queste meraviglie sulla sua vita. In effetti, in situazione normale, sarebbe stata una zanzara pericolosissima, direi mortale, ma dentro di lei avvenne una trasformazione sensazionale e da quel momento si poté chiamare Zanzara della Benaria. |
Fatto sta che se una zanzara non punge, muore di fame, e lei di fame ne aveva sempre tantissima. Nel mentre gli uomini si grattavano la zona colpita dalla puntura, un fatto inatteso e sconosciuto si compiva. Il primo ad essere colpito fu Alessandro, un alunno di quinta elementare. Era un ragazzino terribile, pieno di prepotenza e insopportabilmente spavaldo. I suoi compagni di classe erano terrorizzati da lui e facevano tutto ciò che lui ordinava. Quel giorno però non s'accorse di essere stato punto dalla zanzara. | ![]() |
![]() | All'improvviso avvenne la trasformazione e Alessandro iniziò ad essere gentile, ad aiutare i compagni più deboli a portare quegli zaini spaventosamente pesanti e a regalare la propria merenda. Quel giorno la piccola zanzara si posò anche sul grosso collo di un uomo cattivo che stava per far del male ad una signora per rapinarla della sua borsa. Il pungiglione dell'animale entrò silenziosamente nell'uomo e con rapidità fantastica i parassiti (giusto chiamarli ancora così?) iniettati dalla zanzara nel suo sangue gli provocarono una reazione di pentimento. |
Il ladro si scusò con la signora, le chiese perdono e le chiese di chiamare la polizia che doveva arrestarlo per punire le sue intenzioni. La signora rimase talmente colpita dal fatto che non chiamò nessuno. Nel frattempo la zanzara capitò all'interno di una carrozza. Purtroppo la vettura partiva proprio in quel momento per un lungo viaggio e l'animale vi rimase intrappolato fino all'arrivo. Nel frattempo decise di dedicarsi al collo e ad altre parti del corpo di un signore seduto sui sedili posteriori che, lei non lo sapeva, era un personaggio molto, molto importante. | ![]() |
![]() | Questi era il dispotico re di quel regno, diretto alla capitale per fare un discorso al suo popolo e convincerlo, con le buone o le cattive, che necessitavano altri sacrifici, utili solo ad ingrassare le sue ricchezze. Ma i parassiti della zanzara dettero un indirizzo diverso al suo discorso. Il Re si scusò, confessò la sua avidità e, cedendo ogni suo bene ottenuto con la prepotenza, abdicò. Poi, con una manata su di un braccio, schiacciò la zanzara. Tutti guardarono divertiti la scena senza sapere quanto avrebbero dovuto dir grazie all'insetto. Anche oggi è una splendida giornata, siamo tutti contenti, molto più di prima, e i bambini si divertono e ridono. Speriamo che si schiudano altre uova di zanzara. |
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