Ester V. - Sasso Marconi (BO
GRIGIOLANDIA
A Grigiolandia, I giorni si distinguevano dalla notte solo perchè di sera, il grigio diventava sempre più scuro. Anche gli abitanti erano grigi, come tutto ciò che li circondava: le case, gli alberi, le strade, I fiori! Un giorno successe una cosa strana: la notte aveva lasciato in mezzo alla piazza, una goccia di rugiada, che non era per niente grigia,e trasparente. Era impossibile notarla...eppure un bambino con l'occhio molto attento, la notò. I grandi erano troppo impegnati nelle loro cose, andavano sempre di fretta, gli altri bambini giocavano tra di loro escludendolo. Per questo lui si accorse della gocciolina: osservava sempre tutto con molta attenzione, in silenzio.
Si avvicinò con aria indifferente, si guardò intorno per assicurarsi che nessuno lo stesse guardando, tirò fuori dalla tasca un pezzetto di carta, e con destrezza e agilità raccolse la gocciolina. "grazie bambino" lui rimase di sasso: la goccia parla????? " non stupirti bambino, se mi hai potuto vedere, puoi anche sentirmi! Tu non sei come gli altri, mi hai raccolta e non calpestata, mi hai salvata e io ti farò un dono" UN DONO???!!?!?!? Lui pensò che nessuno gli aveva mai regalato qualcosa nella sua giovane vita, nemmeno I suoi genitori. Che strano! Il bimbo sentiva nascere dentro di sè una nuova e strana sensazione indefinibile, a lui sconosciuta....Racchiuse la gocciolina con cura nella carta, se la mise in tasca e viaaaaaaaa di corsa nel bosco lontano da occhi indiscreti.
Appena arrivato, sicuro di non essere visto e ansimante, riprese fuori dalla tasca il suo cartoccino, lo aprì: la gocciolina era lì, bella lucente e trasparente. La alzò all'altezza degli occhi e guardò attraverso di lei: tutto era più grande e terribilmente grigio! "guarda come sai guardare tu, con gli occhi del cuore..." gli sussurrò di nuovo la gocciolina. Lui ci pensò un pò su, poi riguardò attraverso di lei e...MA COME?? IL MONDO NON ERA PIU' GRIGIO?? Meraviglia delle meraviglie! Come si chiamavano quelli????? " colori..." bisbigliò lei. Il fanciullo non credeva ai suoi occhi, e ancor meno a quella strana cosa che gli stava crescendo dentro e che sfociò in un urlo.
Esterrefatto, per la prima volta in vita sua aveva sentito il suono della sua voce,si perchè dalla nascita non era mai riuscito ad emettere un solo suono o una parola. Stava scoprendo un mondo nuovo, la sua voce, I colori...Si avviò di nuovo verso la piazza di corsa, voleva condividere con gli altri ciò che aveva scoperto, e la gocciolina, dal palmo della sua mano, gli disse ancora" quando sarai in piazza, sali sulla fontana e lanciami più in alto che puoi, così potrò raggiungere il sole e ricadendo mi porterò dietro un raggio di sole e colorerò tutto il tuo mondo". Lui non replicò e anche se gli sembrava strano tutto ciò, obbedì.
Mentre correva per le strade, I grandi lo spintonavano, I bimbi gli facevano lo sgambetto, ma non riuscirono a frenare la sua corsa fin quando, col fiatone, si arrampicò sulla fontana sotto gli occhi dei presenti che urlavano e gli davano del matto. Lui per niente destabilizzato, lanciò in aria la gocciolina con tutta la forza di cui era capace e restò lì, col nasino per aria ad aspettare il suo ritorno . Intanto la piazza si era riempita di curiosi che lo additavano, c'era chi rideva, chi lo offendeva, ma lui niente, ecco, la gocciolina sta per tornare....eccola è qui! La gocciolina era stata di parola, al suo ritorno aveva trascinato con sè un raggio di sole che appena si tuffò nella
fontana, cominciò a colorare l'acqua, a farla fuoriuscire dalla vasca e man mano che si espandeva colorava tutto ciò che lambiva: gli alberi divennero verdi come la speranza, I tronchi marroni come la forza, le case rosa come la tenerezza,I fiori rossi come l'amore,il cielo blu come la certezza, il sole arancio come il calore, la luna gialla come la dolcezza.... Il bambino si sentiva euforico, mentre quella sensazione nata poco prima. Sfociata in un grido, stava riempiendo tutto il suo essere, quella sensazione era bellissima! Fu così che quel bimbo conobbe la felicità.