Le Filastrocche di Nonna Giancarla

LA FATINA SENZA BACCHETTA MAGICA C’ERA UNA VOLTA UNA FATA CHE ERA PROPRIO SFORTUNATA: AVEVA PERSO LA SUA BACCHETTA CHE PER LE MAGIE ERA PERFETTA. ERA CADUTA NEL BOSCO INCANTATO CHE IN VOLO AVEVA ATTRAVERSATO? O NEL CASTELLO DELLE FATE DALLE STANZE TUTTE DORATE? O DALLA TASCA DEL SUO VESTITO TUTTO LUCENTE E RICAMATO? PURTROPPO NO, NON C’ERA DAVVERO E LA FATINA VEDEVA NERO. SENZA BACCHETTA NIENTE MAGIE E NON POTEVA DIRE BUGIE A CHI CHIEDEVA DI TRASFORMARSI DA BRUTTO A BELLO SENZA CAMBIARSI, A CHI VOLEVA UN VESTITO BELLO SUBITO, ADESSO, SENZA INTERVALLO. LEI LA CERCO’ DI NOTTE E DI GIORNO AL CASTELLO TUTT’INTORNO POI DISPERATA SI MISE A DORMIRE… E SOGNO’, SOGNO’ DI PARTIRE PER UN PAESE LONTANO LONTANO SEMPRE VOLANDO E NELLA MANO LEI NON AVEVA LA SUA BACCHETTA MA UNA PICCOLA BARCHETTA TUTTA QUANTA BRILLANTINA CHE SEMBRAVA UNA LAMPADINA. LA MISE IN ACQUA SUL LAGO FATATO CHE D’UN TRATTO FU ILLUMINATO DALLA LUCE DELLA BARCHETTA: E NEL FONDO LA BACCHETTA SI VEDEVA CHIARAMENTE TUTTA QUANTA RISPLENDENTE! MA ERA UN SOGNO TROPPO BELLO, LA FATINA NEL CASTELLO D’IMPROVVISO SI SVEGLIO’ ED IL SOGNO RICORDO’. VOLLE ANDARE AL LAGO FATATO CHE D’INVERNO ERA TUTTO GHIACCIATO PER CERCARE LA SUA BACCHETTA, MA DOVEVA FARE IN FRETTA! PRESE UN PAIO DI PATTINI D’ORO CHE VALEVANO UN TESORO. SCIVOLO’ SUL LAGO DI GELO A CERCARE SOTTO IL VELO LA SUA BACCHETTA TANTO PREZIOSA PIU’ DI QUALSIASI ALTRA COSA! VIDE UNA LUCE PROPRIO NEL CENTRO E LA BACCHETTA CADUTA DENTRO! MA COME FARE A ROMPERE IL GHIACCIO? IO PROPRIO NON CE LA FACCIO! PENSO’ TRISTE LA BUONA FATA … MA QUALCUNO L’AVEVA ASCOLTATA! LA AIUTO’ IL PESCE TESTONE CHE AVEVA UN GRANDE CAPOCCIONE! DIEDE UNA BOTTA CON LA SUA TESTA LA FATINA GLI FECE FESTA. IN MEZZO AL LAGO C’ERA UN BUCONE FATTO DAL PESCE CAPOCCIONE CHE NUOTO’ FINO ALLA BACCHETTA L’AFFERRO’ IN TUTTA FRETTA E LA RIPORTO’ ALLA FATA CHE NON ERA DISPERATA MA CONTENTA SORRIDEVA E COI PATTINI CORREVA , GIRAVOLTE LEI FACEVA MENTRE IL PESCE SODDISFATTO SORRIDEVA COME UN MATTO!